Buona Pasqua! Auguri dall’Associazione

Cari amici,

Un nuovo anno è ricominciato e la nostra vita sembra continuare ad essere ancora profondamente interpellata dalle molte questioni che la pandemia e quanto essa comporta ci pongono. Il nostro quotidiano vivere sembra essere ancora in un sentiero stretto nel quale sentiamo i limiti di una situazione che ci contiene e ci trattiene.

La nostra Associazione vuole continuare, anche quest’anno, a tenere i fili di una relazione, che pur nella distanza vuole essere piena di calore, di gratitudine per il sostegno che ci date e di nuove proposte di altri incontri e momenti di riflessioni attraverso le piattaforme digitali. Saremo lieti di comunicarvi prima possibile un calendario con i temi e le date dagli incontri. Intanto, l’avvicinarsi delle prossime feste Pasquali ci richiama a un rinnovato atto di fiducia nell’Evento del Cristo che ha riaperto la via che ci conduce verso un agire libero, consapevole e di rinnovato amore. Amore che rigenera il nostro rapporto da uomo a uomo e che ridà piena fiducia nella capacità di ogni uomo di risollevarsi dal dolore, dalla morte e da quanto lo voglia intrappolare o schiacciare.

Nell’augurare a tutti voi una felice Pasqua vi salutiamo con i versi di una straordinaria donna che ha saputo dire cose profonde con parole semplici, Wislawa Szymborska.

Ieri mi sono comportata male nel cosmo.
Ho passato tutto il giorno senza fare domande,
senza stupirmi di niente.

Ho svolto attività quotidiane,
come se ciò fosse tutto il dovuto.

Inspirazione, espirazione, un passo dopo l’altro, incombenze,
ma senza un pensiero che andasse più in là
dell’uscire di casa e del tornarmene a casa.

Il mondo avrebbe potuto essere preso per un mondo folle,
e io l’ho preso solo per uso ordinario.

Nessun come e perché –
e da dove è saltato fuori uno così –
e a che gli servono tanti dettagli in movimento.

Ero come un chiodo piantato troppo in superficie nel muro
oppure
(e qui un paragone che mi è mancato).

Uno dopo l’altro avvenivano cambiamenti
perfino nell’ambito ristretto d’un batter d’occhio.

Su un tavolo più giovane da una mano d’un giorno più giovane
il pane di ieri era tagliato diversamente.

Le nuvole erano come non mai e la pioggia era come non mai,
poiché dopotutto cadeva con gocce diverse.

La terra girava intorno al proprio asse,
ma già in uno spazio lasciato per sempre.

È durato 24 ore buone.
1440 minuti di occasioni.
86.400 secondi in visione.

Il savoir-vivre cosmico,
benché taccia sul nostro conto,
tuttavia esige qualcosa da noi:
un po’ di attenzione, qualche frase di Pascal
e una partecipazione stupita a questo gioco
con regole ignote.

 

Un sincero Augurio da tutti noi dell’Associazione italiana per la Pedagogia Curativa e la Socioterapia Antroposfiche.

 

Ringraziamo il Centro di Pedagogia Curativa e Socioterapia “Associazione La Cometa” (Giare di Mira – VE), per le pitture che accompagnano i nostri auguri, realizzate dai ragazzi del Centro.

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